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La Epic Games fa causa alla Apple al grido di #FreeFortnite

La Epic Games, la casa fondatrice del gioco Fortnite, fa causa alla Apple. Il tutto potrebbe sembrare una cosa banale, riguardante il mondo dei videogiochi o cose simili. Ad una attenta analisi, invece, si capisce subito che non è così. Si tratta di un fenomeno molto più grande e complesso che riguarda la finanza e l’economia.

La Epic Games fa causa alla Apple

Epic Games e Fortnite il gioco

Innanzitutto Fortnite è un gioco di massa, uno dei più giocati al mondo. Si gioca su console, su pc e su mobile. E’ il secondo gioco più guardato al mondo con le sue 105 milioni di ore di visualizzazione in un anno. Sullo store della Apple in pochi mesi ha raggiunto e superato i 100 milioni di download. E’ il gioco che, forse, fattura di più in assoluto con i suoi tre miliardi di dollari l’anno.

La Epic Games si fa, dunque, forte di questa notorietà e del sicuro affetto dei suoi fans e giocatori. Non a caso ha scatenato una vera e propria battaglia nei confronti di google e di apple, richiamando 1984 di George Orwell. Il romanzo, forse, il più famoso dello scrittore narra di: “Un uomo che cerca la speranza in mezzo a una distopica società totalitaria e repressiva che non può né comprendere né tollerare. Osa allora innamorarsi e viene braccato perché colpevole di psicoreato. Neanche i recessi più oscuri della mente riescono a celarsi allo sguardo freddo ed indagatore del Grande Fratello. Tale oscuro e virtuale dittatore richiede, non solo obbedienza, ma amore cieco ed incondizionato.”. Se aprite il gioco Fortnite (o se andate in fondo alla pagina) potete vedere il video che la Epic ha confezionato per scatenare la sua offensiva al grido di #FreeFortnite.

Cosa centrano le due società

Il gioco era, infatti, scaricabile su mobile tramite gli store della Apple e di Google ma è stato rimosso da entrambi. Il problema riguardo Google è minore, in quanto il gioco può essere comunque scaricato dal sito ufficiale. Per quanto riguarda Apple, invece, la sostanza è diversa perché sugli Iphone non è possibile scaricare nessuna applicazione se non attraverso lo store della Apple stessa. Per permettere il download di un gioco, o una qualsiasi applicazione, le due parti stipulano un contratto nel quale, nel nostro caso, la Epic cedeva il 30% dei guadagni dovuti alle transizioni (acquisti) che si fanno nel gioco e si impegnava altresì a rendere esclusive della Apple queste transizioni.

Cosa è successo

Il problema è sorto perché la Epic Games, furbescamente, ha messo in campo un altro metodo per queste transizioni facendo uno sconto del 20% agli utenti (andandoci a guadagnare lei un dieci percento in più rispetto a quelle fatte tramite l’apple store). Appena la Apple e Google se ne sono accorti hanno eliminato il gioco dai loro store il che significa, nel caso degli Iphone, l’impossibilità totale di scaricare il gioco

A questo punto la Epic Games che, è meglio ricordare, ha come secondo azionista più grande la Tencent, cioè una società per azioni d’investimento fondata nel 1998 da Ma Huateng e Zhang Zhidong, le cui filiali forniscono servizi per intrattenimento, i mass media, internet e i telefoni cellulari in Cina, che è la più grande azienda cinese, ha deciso di fare causa alla Apple.

La causa della Epic Games verte proprio su questo: la Apple ha il monopolio dei canali di distribuzione per applicazioni per iphone. Potrebbe sembrare una mossa avventata ma da quello a cui stiamo assistendo sembra una vera e propria dichiarazione di guerra tra colossi economici. Ben studiata e ponderata senza lasciare nulla al caso. Due mesi fa, infatti, prima che tutto ciò si scatenasse l’Unione Europea con l’Antitrust ha aperto una indagine proprio nei confronti della Apple e del suo monopolio negli store. Potrebbe, dunque, avvenire che venga multata la Apple. Del resto Google che ci ha rimesso nove miliardi di euro capisce bene di cosa stiamo parlando. Potrebbero anche essere richieste condizioni diverse alla Apple.

Perché ce ne occupiamo

Tutto ciò ci interessa, a noi persone comuni, particolarmente in quanto utenti e clienti. Tutte queste percentuali trattenute, i termini di contratto, le esclusive, si riversano nelle nostre tasche facendo lievitare i prezzi. Una qualsiasi azienda che deve alla Apple il 30% dei guadagni è ovvio che punterà a dei prezzi più alti per mantenere intatto il suo profitto. Ecco che a rimetterci saremo sempre noi accollandoci il prezzo di queste tasse se così le vogliamo chiamare.

Per questo in questa vicenda siamo dalla parte della Epic Games. E’ vero, è mossa da un suo tornaconto personale. Pensa alle sue tasche e niente altro ma che potrebbe comunque in qualche modo fare breccia ed aprire una discussione seria che riporti a vedere alcuni termini e condizioni che alla fine di tutto potrebbe favorire noi utenti finali.