Cosplay

Tsuna Midori cosplayer italiana. L’abbiamo incontrata per voi.

Sul nostro blog ci piace dare spazio alla bellezza e ad ogni forma d’arte che ne consegue. Quando nel web ci imbattiamo in qualche artista o in qualcosa di originale ci piace subito dedicare uno spazio. Conoscerlo per farvelo conoscere. Questa volta abbiamo conosciuto Tsuna Midori cosplayer italiana di Lucca.

Tsuna Midori cosplayer italiana
Rin Tohsaka Fotografo: Massimo Baroncelli

Tsuna, la chiameremo con il suo “nome d’arte”, è una giovane brillante, laureata in filosofia e che ha studiato sartoria. Abbiamo voluto rivolgerle qualche domanda per farvela conoscere e la ringraziamo per le foto di alcuni suoi personaggi che ha voluto mettere a disposizione di tutti noi.

Quando nasce la tua passione per il cosplay? Il tuo primo personaggio e perché?

La mia passione è nata quando ero piccola, abito da sempre a Lucca e ho osservato il fenomeno fino a che non ho deciso di farne parte nel 2013. Il mio primo personaggio è stato Clara Oswald, da Doctor Who. All’epoca ero fan sfegatata della serie, e il personaggio mi somigliava fisiognomicamente e caratterialmente, nonostante non abbia più fatto cosplay provenienti da serie televisive ci sono ancora molto legata.

Tsuna Midori cosplayer italiana
Monoke fotografo: Martina Brui photography

Hai iniziato prima cucendo i costumi o prima interpretandoli? Cosa cambia per te?

Il primissimo costume che ho portato erano abiti civili, piuttosto normali che si trovano negli armadi di tutti. Li ho semplicemente comprati, anche se non nascondo che fu complesso trovarne di simili

Tsuna Midori cosplayer italiana Yuna
Yuna fotografo: f1/8 fotografia

e ammetto che cercai nei negozi per un paio di mesi, ero molto emozionata e priva di risorse! Penso che per la me del passato fosse impensabile quello che riesco a fare oggi, tendo a realizzare tutto da sola, dalla ricerca dei materiali alla realizzazione del costume.
Il processo di costruzione di un cosplay è complesso anche per i costumi all’apparenza più semplici, ci sono davvero molte cose dietro a questa passione.

Continua l’intervista a Tsuna Midori cosplayer italiana

Il cosplay è comunque una forma espressiva, è per te anche un modo per raccontarsi?

Non saprei, piuttosto è un modo per raccontare qualcosa agli altri, non sempre è autoreferenziale, come ogni forma d’arte, tento di mandare un messaggio. Alcuni progetti possono essere rivolti a raccontare me stessa, come gli originali. Ma per lo più è un tentativo di rievocare un messaggio che chi ha scritto e creato il personaggio che interpreto vuole mandare. È la mia reinterpretazione di alcune opere.

Tomoe fotografo: Antonio Rivilli

I cosplayer, tu in particolare, fabbricano i propri costumi anche questa passione o piuttosto necessità? Come si impara a fabbricare un costume?

“Di necessità, virtù!” Certamente per necessità ho imparato molte cose che non immaginavo avrei imparato, e che sinceramente avrei anche volentieri evitato di apprendere, per esempio io non amo molto acconciare parrucche, devo ringraziare il mio ragazzo e gli amici per le mie acconciature, sempre pronti a dare una mano nel momento del bisongo. Per la parte sartoriale dei miei costumi invece ho sviluppato una grande passione, in generale ho sempre apprezzato un abito ben cucito e questa passione mi ha dato il coraggio di studiare l’arte della sartoria. I mezzi per imparare sono molti, il mio consiglio per chi inizia è di non scoraggiarsi e di non sottovalutare il web, la comunità è molto attiva e dagli altri cosplayer si impara molto spesso più che a frequentare corsi.

Monoke fotografo: shoot and shot

Tsuna.mi_cosplay : Instagram
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