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Oregairu terza stagione. La nostra recensione dell’anime.

Oregairu terza stagione ossia: YAHARI ORE NO SEISHUN LOVECOME WA MACHIGATTE IRU. L’opera è una serie di Light Novel giapponese scritta da Wataru Watari con le illustrazioni di Ponkan8. La storia è una commedia romantica incentrata su uno studente delle superiori dal temperamento antisociale di nome Hachiman Hikigaya, un ragazzo con una visione della vita distorta, che si ritrova senza amici né una ragazza. Nel sentire i suoi compagni parlare animatamente delle loro vite adolescenziali, Hachiman: “Sono una massa di bugiardi”. Interrogato sui suoi sogni per l’avvenire, risponde: “Non lavorare”.

Hachiman Hikigaya

solitario e pragmatico liceale. Uno dei protagonisti più autentici e veritieri, credo, di sempre uno dei migliori personaggi mai visti. Ha una visione della vita distorta e antisociale che lo porta a non unirsi a nessun gruppo di giovani, perché convinto che sarà sempre una fonte di illusioni. La sua insegnante Shizuka Hiratsuka, esasperata dai continui temi dal contenuto fortemente misantropo di Hachiman, fa in modo che il ragazzo si iscriva al club di volontariato dell’istituto. La professoressa stessa risulterà essere uno dei più bei personaggi del mondo anime in generale. Bellissime le scene in cui analizza psicologicamente l’accaduto e da consigli ai vari protagonisti ma, soprattutto, ad Hikigaya suo pupillo.

Oregairu
Oregairu

Il club:

frequentato e gestito dalla ragazza più carina e schietta della scuola. Yukino Yukinoshita, con la quale il ‘misantropone’ condivide un passato di solitudine, seppur per diverse ragioni (lui per i suoi ideali, lei perché invidiata dagli altri per la sua bellezza). Shizuka chiede a Yukino di occuparsi del problema di Hachiman e di renderlo un ragazzo in grado di migliorare i rapporti con il prossimo, in modo tale da garantirgli un futuro migliore nella società. Yukino, la neve sotto la neve, è un personaggio intrigante ha mille capacità. Suona la chitarra sa cantare, è la più brava della scuola, una macchina organizzatrice, campionessa di tennis. Ama i gatti e legge sempre un libro nell’aula del club, accetta e Hachiman si ritrova, seppur controvoglia, a partecipare alle attività del club. Attività che consistono nell’aiutare gli studenti in cerca del loro consiglio per ogni tipo di problema.

In seguito, al gruppo creatosi si aggiungerà anche Yui Yuigahama, una ragazza dal carattere molto diverso da quello di Hachiman e Yukino: infatti, contrariamente ai due, lei è molto socievole e solare, seppur soffra molto il fatto di dover essere spesso ipocrita e di dover sorridere sempre e comunque, pur di mantenere dei buoni rapporti sociali con tutti. In seguito i tre ragazzi incominceranno a creare un vero e proprio club, aiutando chi ne ha bisogno, ma si creeranno anche situazioni alquanto particolari che porteranno, con il proseguire della trama, a continui seppur lenti cambiamenti psicologici negli stessi personaggi.

Oregairu non una semplice storia.

Vuole piuttosto porsi invece come uno slice of life a sfondo scolastico dove vengono raccontati gli sviluppi e la crescita dei personaggi, e di come le seppur banali vicende adolescenziali possano in realtà dimostrarsi prove di maturità ben più grandi di un’impresa eroica da manga shonen. La trama si sviluppa lentamente proprio per permettere allo spettatore di immedesimarsi appieno nei protagonisti. Più volte saremo portati a valutare con saccenza e sarcasmo la realtà che ci circonda. Non tanto diversa da quella raccontata nel anime, proprio come il protagonista stesso, mostrandoci allo stesso tempo però sia i pregi che i numerosi difetti che una tal visione della vita comporta nei rapporti con gli altri: essere esclusi, cosa che prima o poi ferisce anche il più forte dei lupi solitari.

Oregairu: Yukino Yukinoshita
Yukino Yukinoshita

Oregairu è un perfetto ritratto del cinismo giovanile.

Sfocia in un’impeccabile analisi della società attuale, coadiuvata dalla fenomenologia del gruppo, un’entità primordiale eppure attuale. La quale, al fine di aumentare la sua coesione interna, stabilisce un capro espiatorio tra le varie pecore nere della classe/società. Gli individui introversi, quelli dalla personalità forte e particolare, che se ne stanno chiusi in loro stessi, incapaci di comunicare al meglio. Arrivati alla terza ed ultima stagione dell’anime abbiamo potuto apprezzare come l’evoluzione dei personaggi sia stato un percorso di crescita non solo personale.

Intrighi amorosi, futuro professionale alle porte da scegliere e valutare, amicizie da salvaguardare. L’ultima stagione seppur sia un po dispersiva nelle prime puntate ci porta verso un finale con il botto. Le parole di Hikigaya ad un certo punto rendono il senso della stagione e di cosa sarà la conclusione di Oregairu. Hachiman prende coscienza dicendo:

“La mia commedia romantica adolescenziale era sbagliata lo sempre saputo è arrivato il momento di porle fine”

e raggiunge Yukino Yukinoshita. Ovviamente non intendiamo dirvi di più perché Oragiru è un anime da vedere e recuperare tutto di un fiato per poi sciogliervi nella terza stagione.