Cultura&Spettacolo

L’ Inferno di Dante a Castelcivita: il viaggio del Poeta in un luogo naturale

Un’esperienza che porta a comprendere il vero valore della Commedia dantesca. Alle Grotte di Castelcivita, va in scena l’Inferno di Dante.

Inferno di Dante a Castelcivita

Una rappresentazione fantastica, coinvolgente che accompagna per mano tutti i “discepoli di Dante”, nella sua discesa all’inferno.

L’inferno di Dante a Castelcivita

Ancora una volta, la compagnia teatrale “Tappeto Volante” porta in scena Dante Alighieri, questa volta alle Grotte di Castelcivita, in provincia di Salerno. Non dimenticate di leggere anche il Paradiso al Castello degli Arechi. All’interno delle grotte naturali, fra le più suggestive della Campania, un viaggio itinerante alla scoperta e alla conoscenza della prima Cantica della Divina Commedia. La Cantica accompagna ogni singolo visitatore che lì vi si addentra.

Uno scenario naturale che si presta perfettamente come sfondo per l’Inferno. Dante, che accompagna i suoi “discepoli” alla conoscenza del mondo dei dannati, che parla con loro delle loro pene e delle loro condanne, accompagnato dalla sua fida guida, Virgilio, che lo aiuta a comprendere ogni singolo passaggio, ogni singolo girone, ogni singola bolgia.

I suoi discepoli e Virgilio

Dante è lì, che parla con le anime: a partire dallo stesso Virgilio. Incontrato all’ingresso della porta dell’Inferno, che lo salva e lo libera dalle tre fiere. All’incontro con l’anima di Francesca da Rimini, condannata a causa della sua passione per Paolo Malatesta, nel girone dei lussuriosi.

Inferno di Dante a Castelcivita

Poi a scendere, sempre più in giu: Dante incontrerà le Erinni davanti la porta della Città di Dite, Pier delle Vigne, condannato ad esser un albero per tutta l’eternità.

Poi Farinata degli Uberti il quale gli chiede “le sue origini e gli predice la futura lotta fra Guelfi e Ghibellini, e la sua condanna all’esilio”.

Il toccante incontro con il Conte Ugolino

Dante non si tira indietro: parla, colloquia, domanda, ma allo stesso tempo ha sempre più paura di scendere ed addentrarsi all’inferno, ma sa che dovrà farlo, per non deludere i suoi discepoli, ma anche per conoscere ciò che lo attende sempre più in basso.

Toccante è, infine, l’incontro con il conte Ugolino. L’uomo che, in vita, fu vinto dalla fame e non dalla pietà, colui che ha divorato i suoi figli ed ora è condannato fra i traditori, in una delle parti più basse dell’inferno, a pochi passi dalla fredda sede di Lucifero.

Inferno di Dante a Castelcivita

E poi lui, il diavolo, il male assoluto, rappresentato con una serie di schermi sui quali sono esposti e disegnati tutti i mali del mondo. Lì Dante e i suoi discepoli, comprendono il valore e l’utilità di questo viaggio. Il male lì pervade, lì è vincitore, ma di lì a poco, si tornerà alla luce e a “riveder le stelle”.

Un viaggio spettacolare e coinvolgente.