“Il prigioniero di Azkaban”: quando tutto non è come sembra

C’è chi dice che, arrivati al secondo libro o film, Il prigioniero di Azkaban, una saga dovrebbe fermarsi. Ma assolutamente no! E quella del maghetto più famoso al mondo l’ha dimostrato ampiamente, tanto da esser arrivato a ben 7 libri, 8 film e anche un prequel.

Quello che oggi vi presentiamo è il terzo libro di Harry Potter, “Il prigioniero di Azkaban”. Inizia proprio qui a delinearsi l’infanzia del maghetto.

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E siamo arrivati a…tre! Il prigioniero di Azkaban

Una storia avvincente, forte e allo stesso tempo che ci porta indietro nel tempo, a scoprire una piccola parte del perché Harry non sia del tutto solo al mondo. Non ha soltanto la sua terribile famiglia “adottiva”, composta da zia petunia, il cugino Dudley e zio Vernon, ma c’è anche qualcun altro: il suo padrino.

Una persona che tutti avevano definito “orribile”, che aveva addirittura venduto i genitori del ragazzo, rivelando a Lord Voldemort dove loro si fossero nascosti. Ma è stato davvero lui, il famigerato Sirius Black? Ma andiamo con ordine.

Durante la fine delle vacanze estive, Harry, con una magia, fa accidentalmente gonfiare il corpo di Marge Dursley, la sorella di suo zio Vernon, che lo aveva ripetutamente umiliato e insultato fino a fargli perdere il controllo dei suoi poteri. Il ragazzo è quindi costretto a scappare dalla casa dei Dursley e, lungo la strada, si imbatte in un grosso cane nero che sembra tenerlo d’occhio. Spaventato, Harry cade sul marciapiede e punta casualmente la bacchetta verso il ciglio della strada: così facendo fa arrivare il Nottetempo, un autobus magico, sul quale sale e che lo conduce fino a Londra.

Sull’autobus, il ragazzo sente parlare di una notizia che sta spopolando nel mondo magico: Sirius Black, un pericoloso criminale, è evaso da Azkaban, la prigione dei maghi, dove era stato imprigionato per aver ucciso tredici persone, ed ora è in circolazione, a piede libero. Harry scende al Paiolo Magico, un locale per soli maghi, dove trova il Ministro della Magia in persona, Cornelius Caramell, ad attenderlo. Il Ministro, stranamente, non lo punisce e non lo rimprovera per quello che è successo alla zia, anzi, sembra sollevato di averlo trovato e lo prega di restare al Paiolo Magico fin quando non rientrerà a scuola.

Nel treno, l’arrivo dei Dissennatori

Pochi giorni prima del ritorno ad Hogwarts, arrivano al Paiolo Magico Ron, con tutta la famiglia al seguito, ed Hermione, i suoi due migliori amici. Ascoltando di nascosto una conversazione tra i signori Weasley, Harry scopre che il criminale evaso da Azkaban, Black, gli sta dando la caccia.

Durante il viaggio per Hogwarts, il treno scolastico si ferma all’improvviso e, nello scompartimento dei tre amici, appare una creatura altissima, incappucciata e avvolta in un lungo mantello nero, al cui passaggio l’ambiente diventa stranamente freddo e desolante e le persone sembrano provare solo emozioni tristi. A causa della presenza della creatura e delle sensazioni che essa gli fa provare, Harry perde conoscenza e sviene. Al suo risveglio, il professor Remus Lupin, il nuovo insegnante di difesa contro le Arti Oscure, che si trovava con i ragazzi a bordo del treno, spiega loro che la creatura era uno dei Dissennatori, le guardie della prigione di Azkaban, che perlustrava il treno per controllare che Black non fosse a bordo, su ordine del Ministero della Magia.

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Davvero Sirius Black vuol dare la caccia a Harry e uccidere anche lui, come aveva già fatto consegnando a Voldemort i suoi genitori? Questo è quello che tutti credono, ma in fondo non è così.

La mappa del malandrino: perché è segnato il nome di Peter Minus?

Il giorno di una successiva visita ad Hogsmeade, Harry riceve in dono dai gemelli Weasley, fratelli maggiori di Ron, la Mappa del Malandrino, sulla quale può osservare i movimenti di tutte le persone all’interno di Hogwarts e vedere i passaggi segreti del castello, uno dei quali lo porta ad Hogsmeade.

Arrivato nel villaggio di nascosto e usando il Mantello dell’Invisibilità, Harry origlia una conversazione tra gli insegnanti di Hogwarts e il Ministro della Magia al pub Tre Manici di Scopa, in cui scopre una cosa veramente orribile: ai tempi in cui studiava a Hogwarts, Black era il migliore amico di suo padre James Potter ed era stato designato come custode segreto dell’Incanto Fidelius, l’incantesimo di protezione che rendeva invisibile ed irraggiungibile la casa dei Potter per Lord Voldemort.

Successivamente, però, Black tradì i suoi amici, rivelando ai Mangiamorte (seguaci di Voldemort) l’ubicazione della casa dei Potter. Harry viene a sapere che Black, in quell’occasione, aveva ucciso anche Peter Minus, un amico dei Potter, di cui venne ritrovato solamente un dito. Per questo motivo, Black fu catturato e rinchiuso ad Azkaban. Harry scopre inoltre che Black è il suo padrino.

Black e il suo vero intento

Minus, un amico della famiglia Potter era stato ucciso anche lui. Ma il tutto non è come sembra. E sarà ai piedi del Platano picchiatore che i tre ragazzi scopriranno un nascondiglio. E sarà quel famoso cane nero che, trascinando Ron per una gamba, li porterà lì sotto.

Ma il cane non voleva aggredire il ragazzo, bensì il topo di Ron, Crosta. Che non era un topo, ma bensì un Animagus…dietro la cui identità si rivela esser proprio Minus.

Come andrà a finire? Scopritelo leggendo il terzo libro, “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”.

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